Il fascino di ciò che non si conosce o non si capisce è enorme. La matematica è spesso molto complicata e per questo, a mio parere, irresistibile. Immagino che a molti sia capitato di rimanere più di un giorno a riflettere su un enunciato o su una dimostrazione, cercando di comprenderla, continuandoci a pensare, proprio perché non si riusciva a capirli. Per questo la difficoltà che caratterizza la matematica non è tanto come un limite o un ostacolo, ma come un pregio. Solo chi veramente la apprezza nella sua interezza avrà interesse a superare la facile affermazione “È troppo difficile, non la capisco”.

In secondo luogo, la matematica non perdona. O ti sforzi a capirla o non hai alcun modo per impararla. Non c’è alcuna scorciatoia. Non puoi dire di conoscere la matematica perché sai dei teoremi a memoria. Tutto ciò che studi va scoperto in profondità, compreso passo per passo. Essa esige completa attenzione, comprensione, impegno. Ogni passaggio è fondamentale per capire i successivi, quindi niente può essere lasciato al caso. Un’armonia perfetta oserei dire.

Infine, studiare matematica è come continuare a mettersi alla prova, continuare a sfidare se stessi. Non è facile ma molto ambizioso. Ogni nuovo argomento, teorema o dimostrazione è una sfida. Una sfida che non sai a priori che esito avrà, che tuttavia non vedi l’ora di intraprendere. Questo è probabilmente uno dei motivi principali per cui tanta gente la adora: non è mai monotona. Ogni nuovo giorno di studio è diverso dagli altri. Puoi infatti acquisire un metodo, certamente, ma non saprai mai se sarai in grado di risolvere il prossimo esercizio, di comprendere il prossimo passaggio, di entrare nella prossima dimostrazione. E come si sa, il mistero è intrigante.

                                                                                                           Testo tratto da un blog

Prova ad analizzare le considerazioni che l’autore del testo proposto fa.

Tu cosa pensi dello studio della matematica? Nello scrivere ciò che pensi, tieni presente ciò che hai letto della citazione precedente: se lo fai intelligentemente, vedrai che non ti ridurrai a scrivere solo poche righe!

L’amicizia è una compagnia guidata al destino. Bisogna cercare questa amicizia. L’amicizia non è la possibilità di sfogarsi vicendevolmente. L’amicizia è possedere in comune qualcosa di grande. L’amicizia è tanto più grande quanto più è grande ciò che si possiede in comune. Perciò la più grande amicizia è possedere in comune il destino.

Le vere amicizie sono eterne.

Quelle che hai letto, sono due definizioni di amicizia: una di un famoso educatore italiano, l’altra di uno degli uomini più importanti e studiati del mondo romano.

A partire da quello che dicono i due autori, prova a descrivere, anche con degli esempi, cosa intendi per amicizia. Cerca di stare attento hai termini che vengono usati nelle citazioni.

Ad esempio, se ti aiuta, fai riferimento a parole come “destino”, “vere”, “eterne” o a frasi come “possedere qualcosa di grande in comune” cercando di spiegare in che senso possono essere collegate all’idea di amicizia per te.