IL NEOCLASSICISMO (‘700-‘800)

Le caratteristiche dello stile Neoclassico sono molteplici e varie.

Di fondamentale importanza, ci fu il grande riavvicinamento ed il rinnovato interesse verso il mondo dell’arte classica: gli artisti neoclassici ritenevano che gli antichi avessero raggiunto la perfezione armonica, dell’equilibrio e della compostezza, all’interno delle loro opere, per lo più appartenenti al mondo dell’arte greca e romana.

Un grande studioso, Johann Joachim Winckelmann, nei suoi scritti, teorizzò il cosiddetto “bello ideale”, un principio rintracciabile nelle più grandi opere antiche: tale precetto, era l’elemento fondamentale che rendeva i prodotti artistici antichi, sublimi davanti agli occhi degli artisti neoclassici.

La frase, che riassume perfettamente il pensiero di Winckelmann è la seguente “nobile semplicità e calma grandezza”; secondo questo inciso, le opere d’arte dovevano essere basate su un principio di creazione razionale e ben equilibrato, lontano dalle passioni (le quali, invece, portavano a concretizzare delle opere prive di precisione).

Le opere che rispecchiavano perfettamente l’opinione del Winckelmann, furono soprattutto le sculture del mondo greco: composizioni simmetriche ed equilibrate, materiali pregiati e prodotti eccellenti; i soggetti di tali sculture, spesso erano eroi o personaggi della mitologia.

La perfezione geometrica e la grande attenzione per il dettaglio erano due delle caratteristiche imprescindibili dell’arte neoclassica: gli artisti rifiutavano in gran modo l’irregolarità delle forme, che in precedenza era un elemento irrinunciabile dell’arte barocca.

 

 

Canova, Amore e Psiche
Canova, Ebe
Palladio, Villa
Palladio, Villa vicentina

Lascia un commento