In Europa centrale tra il 1618 e il 1648, vi fu una violentissima guerra che vide protagonisti quasi tutti gli stati europei.
Queto conflitto sorse tra i cattolici e i protestanti, in seguito ai vecchi contrasti circa la possibilità che ognuno potesse praticare la fede secondo le proprie preferenze.
Queste violenze interessarono gran parte dell’Europa. Le dispute riguardavano anche rivalità per il potere tra le famiglie reali e aristocratiche che favorivano l’una o l’altra parte e sfruttavano i conflitti per promuovere i propri interessi.
La guerra scoppiò durante il 1618 nell’Impero degli Asburgo. I due contendenti erano la minoranza protestante, che risiedeva in Boemia, e il sovrano dell’impero austriaco Ferdinando, fervente cattolico.
Lo scontro, violentissimo, vide come vincitori i cattolici.
Ma il conflitto non si fermò qui.
Infatti, nel 1625, la Danimarca prese le difese dei protestanti luterani, sempre contro l’impero cattolico degli Asburgo. Anche questa volte, le truppe imperiali ebbero la meglio, grazie ad una superiore abilità militare e gli scontri si placarono nel 1629.
Tuttavia i protestanti avevano ancora un potente alleato nel nord Europa: la Svezia del geniale condottiero Gustavo Adolfo.
La Svezia invase i territori tedeschi dell’impero nel 1630 per ridurre la supremazia cattolica contro i luterani.
Dopo alcune vittorie importanti e l’intervento di Spagna, Francia, Paesi Bassi, la vittoria finale, seppure ottenuta con danni gravissimi, era ancora passata nelle mani dell’Impero austriaco.
Siamo nel 1635.
A questo punto, accadde qualcosa di clamoroso.
Appena conclusa l’ultima guerra, la Francia, nazione dichiaratamente cattolica, si alleò con i protestanti svedesi e sfidò l’impero degli Asburgo e il regno di Spagna, entrambi difensori della fede cattolica.
Perché la Francia firmò questa alleanza all’epoca impensabile?
La Francia cattolica, inaspettatamente, si schierò contro due stati cattolici, per il semplice motivo che temeva troppo la forza che stava accumulando l’impero degli Asburgo. Per fermare la potenza austriaca, dunque, non si fece il problema di scegliersi come alleato una nazione, la Svezia, che, da punto di vista religioso, era una sua acerrima nemica.
Lo scontro su sanguinosissimo e disastroso per tutti i protagonisti e si concluse con una parziale vittoria della Francia: l’impero austrico, dunque, ne uscì sconfitto e ridimensionato.
La pace che venne stipulata a Westfalia nel 1648 non risolse i problemi che avevano causato questo lungo periodo di devastazione.
I litigi politici e religiosi non furono risolti: l’unico punto su cui tutti gli stati concordarono era la necessità di impegnarsi a convivere a prescindere dalle divergenze religiose.
La pace di Westfalia istituì la prassi di raggiungere accordi fra nazioni attraverso incontri diplomatici ad alto livello, evitando, almeno teoricamente, lo scontro armato.
Come ben si sa, la storia imparò ben poco da questo conflitto disastroso, sia sul piano di perdite di vite umane, sia dal punto di vista delle conseguenze economiche.