IL NATURALISMO
In Francia con l’affermarsi del Positivismo, nasce una corrente letteraria nuova: il Naturalismo.
Anticipato da Flaubert, il vero caposcuola del nuovo approccio al modo di scrivere è EMILIE ZOLA.
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Zola crede nella capacità dell’artista di osservare e capire il reale, e poi di trasfigurarlo attraverso la sua personalità creativa. Egli compone le sue opere, sostenute da una solida struttura, su una polifonia di personaggi e voci, con scene a contrasto e quadri fatti di macchie di colore accostate: rosso, nero, bianco, oro.
Teorico della scuola del naturalismo, Zola riconduce questa corrente letteraria allo «spirito scientifico» di un secolo fiducioso nel progresso e ricco di scoperte e invenzioni: il romanziere non deve limitarsi all’osservazione metodica e oggettiva del reale, ma essere anche uno sperimentatore.
Il romanzo sperimentale si presenta come inchiesta sull’influenza determinante esercitata dal milieu – cioè da una certa situazione ambientale e dal contesto sociale – sul corpo e sul carattere dell’uomo-personaggio.
TRATTO DA http://www.treccani.it/enciclopedia