UMANESIMO E RINASCIMENTO (XV -XVI SECOLO)
- A) Contrapposizione con il Medioevo
L’Umanesimo e il Rinascimento sono due movimenti di pensiero che si pongono come rottura rispetto al Medioevo.
In questo periodo, gli uomini vedono un rinnovamento rispetto ad una civiltà che si sta esaurendo, quella medievale: una cultura luminosa che si oppone a un mondo tenebroso e oscuro.
Le nozioni di Medioevo come età buia e di Rinascimento come nuova luce e nuova vita, nacquero insieme.
Il Rinascimento si concepisce come un ritorno alle origini e una riscoperta del mondo che respinge l’uso che il Medioevo aveva fatto dell’antichità. Dall’arte fino alle scienze, la cultura del Rinascimento ha cercato sempre di operare su alcune grandi idee: il restauro filologico e la coscienza vera della cultura classica, in modo da evitare sia l’imitazione passiva sia l’interpretazione del mondo antico alla luce del Cristianesimo.
Anche nel Medioevo, come abbiamo visto, è costante la presenza del mondo antico dei Greci e dei Romani e di valori e contenuti universalmente umani; la differenza sta nei modi e nelle forme di questa presenza.
Il Medioevo interpretava, arricchiva di significati i valori degli antichi; il Rinascimento invece li studia cercando il loro significato originario.
In questo senso dunque cambia il modo di vedere e utilizzare la tradizione antica.
B) Un nuovo uso della ragione
Nel Rinascimento assistiamo inoltre ad un diverso uso della ragione nello studiare la realtà, e la vita.
In questo periodo, l’uomo concepisce la ragione come uno strumento che in grado di renderlo indipendente da tutto: la ragione viene considerata come uno strumento capace di dominare e di regolare il mondo, la conoscenza e lo stesso destino dell’uomo.
È durante il Rinascimento che nasce l’idea che l’uomo sia capace di farsi da se stesso, di essere indipendente da ogni forza superiore.
Questa nuova concezione si sviluppa in seguito a diversi fenomeni:
- Le scoperte geografiche, mettono in discussione la tradizione passata del mondo, e sembrano segnare la nascita di una nuova era: l’uomo si sente padrone del mondo, capace di imprese fino ad allora impossibili.
- In questo periodo la scienza compie delle scoperte straordinarie rivoluzionando il sistema di pensare alcuni aspetti da sempre ritenuti verità inamovibili.
- La politica si concepisce sempre più separata e indipendente dalla religione e dalla morale religiosa.
- Alcuni avvenimenti storici, come la Riforma Protestante di Lutero, criticano fortemente l’istituzione della Chiesa e l’Impero che fino ad allora, erano state le colonne della vita europea.
Certamente tutti questi cambiamenti non avvengono da un giorno all’altro, ma è un dato di fatto che, lentamente e inesorabilmente, il modo di pensare degli intellettuali e degli uomini di cultura cambi, influenzando poi tutto il pensiero comune.