TEMA: L’UOMO HA UN VALORE PARTICOLARE

Le singole persone possono essere valutate approssimativamente in rapporto alla bellezza, l’intelligenza, la sensibilità, la cultura, le competenze, l’intraprendenza, la capacità comunicativa, ecc. Allorché però si fa riferimento all’Uomo, di cui gli individui condividono alcune caratteristiche comuni che li differenziano da tutti gli altri animali, la valutazione dipende dal punto di vista che si adotta. 

Tale punto di vista influenza allo stesso tempo il giudizio sul valore della specie e del singolo individuo che la rappresenta.

Se si pensa, infatti, che la specie umana sia il frutto di una creazione divina e che rientri in un disegno provvidenziale, in modo che ogni individuo risulti espressivo di un atto d’amore divino, il valore dell’uomo, in quanto fatto ad immagine e somiglianza del Creatore, diventa incommensurabile. 

Sotto il profilo biologico, egli condivide la sorte di tutti gli altri animali. Il suo essere dotato di un’anima spirituale e immortale gli assegna però un destino che trascende l’orizzonte della mondanità e del tempo.

Se, viceversa, si ritiene l’Uomo espressione dell’evoluzione naturale, il suo valore è omologabile a quello di qualunque altra specie: un valore oggettivamente infimo in quanto frutto del caso e sostanzialmente insignificante nell’economia dell’Universo. 

Questo valore si allontana appena dallo zero se si considera che l’Universo, come sostengono taluni, è pervaso da un’Intelligenza che tende verso forme di organizzazione sempre più complesse, o se si ammette, con un po’ di fantasia, che la comparsa dell’uomo, capace di osservarlo, indagarlo e scoprirne le leggi, è l’obiettivo ultimo di quella Intelligenza.