DOPO LA CADUTA DI ROMA


CARLO MAGNO E LA SOCIETÀ FEUDALE

Il regno dei FRANCHI
Fra i regni romano-barbarici, emerge quello dei Franchi.
Il più importante re dei Franchi fu CARLO MAGNO.
Il regno dei Franchi si distinse per l’ampiezza e per la potenza: sconfisse infatti molti nemici, quali gli Arabi, i Longobardi, i Sassoni e gli Avari.
Il regno Franco coltivò buoni rapporti con la
Chiesa: divenne il difensore contro gli Arabi, sconfiggendoli a Poitiers; concesse molti territori allo Stato della Chiesa con donazioni di terre).

CARLO MAGNO
Riunifica buona parte dei territori dell’ex Impero Romano d’occidente e chiama il suo
regno SACRO ROMANO IMPERO.
Infatti, nell’Natale 800 Carlo Magno fu incoronato imperatore
del SACRO ROMANO IMPERO dal Papa Leone III.

 

ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO: il FEUDALESIMO
Il feudalesimo era un sistema per gestire l’impero.
L’Impero era grande e quindi Carlo Magno decise
di suddividerlo in territori (feudi: contee e
marche) e di affidarli a uomini fidati (feudatari o vassalli))
che li governassero al posto suo.
L’imperatore mandava inoltre i suoi Missi Dominici a controllare l’operato dei feudatari.

IL RAPPORTO TRA IL SOVRANO E IL VASSALLO
Il signore che concedeva il feudo garantiva al vassallo il riconoscimento della sua autorità e gli concedeva molti poteri di governo e giustizia.
In cambio, il feudatario giurava fedeltà al sovrano, gli assicurava il suo appoggio in guerra e gli dava parte dei guadagni che ricavava dal feudo.
Cosa importantissima era che il feudo non era ereditario: dunque, alla morte del feudatario, il feudo tornava nelle mani del sovrano che lo affidava ad un successore che sceglieva lui.

 

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